GOLDEN ORIOLE – RIGOGOLO – Oriolus Oriolus

Intercettata una coppia nel 2018 alle Saline di Comacchio di cui sono andate perse le foto. Visita dedicata nel 2019 sempre alle Saline, per rintracciare la coppia, l’abbiamo vista mentre se ne andava  dal posto precedente, abbiamo aspettato per vedere se ritornava, ma inutilmente. L’anno scorso (2019) intravista velocemente un’altra coppia a casa nostra e sentita parecchie volte. Quest’anno (2020) abbiamo avuto la fortuna di sentirlo e vederlo nuovamente.

Oltre al maschio si è presentata una femmina molto  curiosa (qualche dubbio che potrebbe essere stato anche un maschio al 1° estate, vedi foto).

Inconfondibile, il maschio ha il piumaggio di color giallo oro e le ali nere, la femmina è più scolorita con le parti superiori verdine e quelle inferiori chiare e striate.

Nonostante la sua vistosa bellezza da uccello tropicale, il rigogolo è difficile da osservare in quanto si mimetizza perfettamente con le chiome degli alberi ed è più facile localizzarlo per le sue emissioni  vocali.

Quanto sopra da l’idea di che uccello stiamo parlando. Costruisce il nido sui rami esterni di un altro agganciandolo su una forcella con una mirabile abilità di tessitore. Abita i piani superiori dei boschi di latifoglie non molto fitti con alti alberi, specialmente lungo i fiumi o i laghi.

È una delle poche specie che nidifica nelle piantagioni di pioppo. Si nutre di insetti, paghi, bacche e frutti.

Giunge in Europa nel mese di Maggio e già alla fine di Luglio comincia la migrazione post-riproduttiva. Migra durante la notte, ma in primavera capita di vederlo anche di giorno mentre attraversa alcuni valichi alpini.

Spesso frequenta gli orti alla ricerca di fichi di cui è ghiotto. Qui sopra lo vediamo sul gelso alle prese con le more.

 

 

 

 

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